Ho scelto di dedicare questo blog ad una riflessione sulla pratica pedagogica di Piero Bertolini, facendo riferimento soprattutto alla sua esperienza di lavoro con i giovani, in quanto sto svolgendo un tirocinio formativo in una comunità educativa per minori e i Suoi testi sono per me fonte preziosa di insegnamento.
Pierluigi (Piero) Bertolini
« Un autentico educatore non può che essere ottimista, anche se naturalmente non intendo un ottimismo vago, puramente emotivo, sentimentale... perché l’ottimismo vuol dire avere fiducia negli altri e in particolare avere fiducia nel bambino, nel ragazzo. Se un educatore è ottimista è portato ad aiutare il bambino a essere anche lui ottimista, cioè a essere orientato verso un modo di vivere che lo veda attivo, consapevole di poter intervenire nella realtà per trasformarla, per trasformarla in qualcosa di migliore »
Piero Bertolini (1931-2006) era un pedagogista e un filosofo dell'educazione.
Le sue due grandi ispirazioni alla pratica pedagogica furono l'esperienza dello Scautismo, uno dei più grandi movimenti di educazione non formale dei giovani e di civismo responsabile attraverso lo sviluppo delle proprie attitudini, e quella di direttore per dieci anni -dal 1958 al 1968- del Cesare Beccaria, il carcere minorile milanese dove poté sperimentare con successo le innovazioni educative fondate sul principio di istituzione aperta.
Piero Bertolini, Per una pedagogia del ragazzo difficile, Bologna, Malipiero, 1965.
Piero Bertolini e Letizia Caronia, Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee di intervento, La nuova Italia, Firenze, 1993.
Piero Bertolini, L'ottimismo dell'educatore, Articolo gennaio-febbraio 2002
http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Bertolini
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